venerdì 17 febbraio 2012

Alberto Gálvez – Volti senza titolo.
Nato a Orihuela nel 1963, Alberto Gálvez vive e lavora a Valencia, dove è anche Professore titolare di Pittura alla Facoltà di Belle Arti. Ha incominciato a esporre dal 1989. La  sua pittura nasce da una piena coscienza della validità della tradizione, immessa narrativamente nel proprio immaginario sino alla determinazione di un concerto armonico, senza soluzione di continuità, tra presente e passato. Sarebbe molto difficile stabilire l’effettivo confine, la sottilissima linea di demarcazione, tra elementi di origine storica e altri del tutto autonomi: l’impresa, ancorché inutile, rischierebbe di smontare il «giocattolo» che, in questo caso, è un perfetto mondo creativo situato tra Arcadia e Parnaso.

Per la presente esposizione personale, intitolata Volti senza titolo, la concentrazione narrativa, diversamente dai precedenti appuntamenti, è tutta focalizzata sul ritratto ravvicinato – il volto che primeggia senza necessità di ulteriore racconto, quindi senza necessità di titolo. Sono ritratti struggenti, principalmente femminili, ma anche maschili, che inviano il loro sguardo su chi li osserva e anche oltre. Mettendo in atto, come sostiene Lola Mascarell nel suo bellissimo testo in catalogo, «il magico risultato dell’incerta combinazione fra il provvisorio e l’eterno, fra quello che fugge e quello che resta, fra quello che si muove e quello che resta immobile. Un solo sguardo che al contempo contiene tutti gli sguardi».


sino al giorno 24 marzo 2012 presso  Il Polittico, 00186 Roma - Via dei Banchi Vecchi, 135.
            Tel: 06 6832574 begin_of_the_skype_highlighting            06 6832574      end_of_the_skype_highlighting; fax: 06 6875689; e-mail: ilpolittico@tin.it


Alexander Klingspor ,  Transformation
Visual Slices of the Mind   
inaugurazione martedì 1 March 2012 at Albemarle Gallery at 49 Albemarle  Street  dalle 18 alle 20 - London Albemarle Gallery, Londra
“My paintings reflect the world around me as I experience it. After all, that is what a painter does. He reflects what he sees. Hopefully my paintings will give the viewer an experience, a window into my world. I listen to the riddles of the night. From the nocturnal winter world of my hometown Stockholm comes my fascination for the night and it’s intriguing mood. I’ve always admired the old masters for their way to depict the relativity between light and dark. Without darkness no light can shine. And according to this universal rule I create my paintings.”